Loading

La Riviera del Corallo

È il capoluogo della Riviera del Corallo, nome che deriva dal fatto che nelle acque della sua rada è presente la più grande quantità del prezioso corallo rosso della qualità più pregiata, da secoli ha avuto una grande importanza di carattere economico e culturale, tanto che un ramo di corallo è inserito nello stemma della città. In pieno centro cittadino è visitabile il Museo del Corallo invita a un affascinante viaggio nell'ecosistema marino, un percorso alla scoperta della storia, cultura e l'identità della città di Alghero attraverso la leggenda del corallo.

Ambiente e Territorio

Alghero conta un panorama naturale molto vario, dalle spiagge con sabbia fine alle scogliere con sassi piatti o molto frastagliati: è apprezzabile soprattutto la vista dal mare, in quanto si riesce a cogliere la varietà della sua costa mista alla vegetazione, la tipica macchia mediterranea, la palma nana e la pineta che spesso fa da contorno; molto apprezzato per il suo panorama è il promontorio di Capo Caccia, con la sua ormai conosciuta falesia a forma di gigante addormentato che è divenuta una dei simboli di Alghero, insieme al pregiato corallo rosso. La zona di Capo Caccia con la prospiciente Isola Piana e del golfo di Porto Conte è sito di primario interesse naturalistico, in cui è stata costituita l'Area naturale marina protetta Capo Caccia - Isola Piana. Da vedere assolutamente: Capo Caccia, Grotte di Nettuno, Grotta delle brocche rotte, Grotta dei vasi rotti.

Arte Sacra e Riti

Altre alle svariate Chiese distribuite nella città, il Museo Diocesano dell’arte sacra riunisce i quadri, statue, reliquiari e paramenti della cattedrale e di diverse chiese algheresi e campestri. La visita dura oltre un ora, i quadri sono interessanti e un gruppo di otto assomigliano a quelli del Rubens. La statua di S. Michele, rimane impressa per i colori e la grandezza, il Cristo in croce è di pregevole fattura. Reliquiari in varie forme, uno con un pezzetto della Santa Croce. Candelabri della cattedrale, una SS Trinità in legno. I riti della Settimana Santa di Alghero coinvolgono numerose confraternite sia italiane che catalane e sono organizzati dalla Confraternita della Misericordia. Al centro dei festeggiamenti è un simulacro seicentesco in legno del Crocifisso, Lo Sant Crist de la Misericòrdia.

ARCHEOLOGIA

Il territorio di Alghero inizia la sua storia durante il neolitico. La Grotta Verde, grotta sommersa sul promontorio di Capo Caccia, è stata oggetto di frequentazione a partire dal neolitico antico. Numerosi i siti archeologici extra urbani: la necropoli di Anghelu Ruju (dove è possibile visitare le domus de janas) la collina di Santu Pedru, la villa di epoca romana (Santa Imbenia), il sito della Purissima (dove si crede sorgesse la città scomparsa di Carbia) e i complessi nuragici del nuraghe Palmavera e di Santa Imbenia, oltre a vari nuraghi più o meno conservati sparsi su tutto il territorio, e una tomba nobile, la Tomba Aragonese.